Siamo state in Kenya 40 giorni, tanti o pochi che siano sono stati incredibili.
Quegli sguardi, quei sorrisi, quei colori, quegli odori, sono qualcosa di indescrivibile ed unico, legati a persone e a volti lontani dalla nostra civiltà sia nello spazio che nel tempo.
La missione che ci ha ospitate, si trova a Sololo, un villaggio situato al Nord del Kenya, al confine con l’Etiopia, nel deserto, in mezzo al nulla o forse al tutto.
Ci sono bastate 10 ore di volo e 2 giorni di jeep per trovarci catapultate in un altro mondo, con il quale abbiamo dovuto imparare a vivere e a confrontarci con una tribù fortemente legata alla propria cultura e tradizione, che a noi oramai risulta sconosciuta e lontana, letta forse in qualche bell’opera del verismo.
Grazie a questa stupenda esperienza, abbiamo capito ed imparato cosa significa avere il mal d’Africa, desiderare di tornare là dove si aspetta il tramonto per vedere il sole sparire dietro l’orizzonte per lasciare spazio alle stelle e alla via lattea, dove per strada ti fermi per far attraversare gli asini e le capre ed è un piacere salutare la gente. GALATOM Sololo
Arianna e Chicca