The HMIS working with the reception desk, the cashier, the clinician and the dispensing pharmacy.
Con queste foto che ci ha inviato e con le poche parole di commento, Mr Karuga ha sintetizzato la conclusione di un grande lavoro di squadra iniziato più di un anno fa.
Ripensandoci, è stato come mettere insieme le tessere di un puzzle. Dapprima, l’amministratore ha chiamato un team di ingegneri, che hanno esaminato ogni singolo computer già in dotazione all’Ospedale, e stabilito quali fossero solo da riparare e quali da sostituire o da aggiungere. Poi ha chiesto preventivi per un programma gestionale, infine siamo intervenuti noi. Mentre in Kenya i nostri tecnici si occupavano di predisporre le nuove linee, di comprare e mettere i cavi di rete, qui in Italia c’era chi si attivava a cercare donatori per realizzare il progetto. A dirlo, sembra tutto molto semplice, ma non è proprio così, quando si lavora a migliaia di chilometri di distanza, quando devi comprare tutto quello che serve in anticipo a Nairobi perchè sai che a Sololo non troverai nulla..
Però, quando veramente ognuno fa il suo pezzetto di puzzle seriamente, avendo tutti lo stesso obiettivo finale, beh, le soddisfazioni non mancano. E in questo caso, la soddisfazione è di vedere un piccolo ospedale rurale che cresce, non diventando più grande, ma facendo grandi passi avanti nella qualità dei servizi erogati. Anche solo con qualche computer in più ed un semplice programma gestionale che sostituirà definitivamente il cartaceo in tutte le attività dell’Ospedale.