C’è una cosa che non si ferma mai, anche nei momenti più difficili. E’ la Provvidenza.
Abbiamo iniziato appena quattro mesi fa (ottobre 2021) a progettare l’impianto fotovoltaico che installeremo nella nuova missione. Non avevamo nulla, solo la certezza che avremmo dato luce (gratuita!) a tutta la missione e al dispensario.
Che un’ostetrica sia costretta ad assistere ad un parto, di notte, tenendo una torcia in bocca perché non c’è luce, non è ammissibile, anche se sei nel deserto! Non potevamo permettere che continuasse ad accadere! E così ci siamo dati da fare.
Ma più di noi, si è data da fare la Provvidenza.
Prima ci ha aiutati una Fondazione. Poi sono arrivati dei donatori privati. Persone che non conosciamo nemmeno, ma generosissime… Nel giro di appena tre mesi siamo riusciti ad ordinare e pagare i pannelli solari e tutto l’occorrente per allestire l’impianto fotovoltaico.
Ma non basta, perché la Provvidenza non si accontenta di donare il minimo indispensabile. Fa di più, molto di più! Sono arrivate altre donazioni…
Pensate, riusciamo anche ad attrezzare il dispensario, con un lettino da parto, un frigorifero per i farmaci, un concentratore per l’ossigeno, un aspiratore e una serie di presidi e dispositivi medici. Perché il dispensario sia decoroso e pronto per accogliere nuove vite.
Nelle foto che seguono, ecco tutto il materiale in partenza!
